domenica 24 agosto 2014

Salita a Monte Piano e Monte Piana sulle tracce della Grande Guerra

Sulla statale che porta al Lago di Misurina, qualche centinaio di metri prima del Lago di Landro si trova un parcheggio che attraverso una serie di sentieri permette di raggiungere le Tre Cime di Lavaredo, il Rifugio Locatelli e il Monte Piano.
Noi abbiamo percorso quello che ci portava verso il Monte Piano e Piana per arrivare oltre che in una terrazza naturale sulle Tre Cime, anche in luogo segnato dalla storia del nostro Paese, luogo di battaglie e combattimenti della prima guerra Mondiale, sul Monte Piano ci sono le trincee italiane , sul Monte Piana quelle austriache.
I due monti sono contigui divisi solo da un piccolo avvallamento del terreno che scende poche decine di metri per risalire l'altro versante, qui si attraversano trincee e fortificazioni che grazie a un gruppo di giovani volontari italiani e austriaci, che aderiscono a un campo di lavoro si stanno recuperando affinche non si perda la memoria storica.
La partenza dal parcheggio avviene sul sentiero dei" Pionieri" che  dopo una decina di minuti in pianura comincia a salire sul versante della montagna, la salita è lunga e continua, non sono molti quelli che scelgono questa via, la maggior parte sale dal Lago di Misurina, noi impiegheremo circa tre ore per arrivare in cima.
Il percorso è un tornante continuo che si avvita sulla montagna con alcuni brevi tratti attrezzati, si arriva anche a un piccolo cimitero militare e quando finalmente si arriva verso la cima si cominciano a vedere le fortificazioni e la gallerie militari.
Si raggiunge così la cima di Monte Piano a 2306 mt.
Qui si apre una veduta bellissima sulle Tre Cime , peccato che quando siamo andati noi c'erano un pò di nuvole che impedivano di avere una visione completa.
Naturale che il passeggiare fra quello che rimane di queste fortificazioni fa pensare al sacrificio delle migliaia di giovani che in questi luoghi hanno faticato, combattuto e sono morti e ci fa chiedere a cosa sia servito il loro sacrificio se tuttora nel mondo sono decine i focolai di guerra accesi.
Dal Monte Piano si scende di qualche metro per risalire  sul Monte Piana ( 2330 mt  )poche centinaia di metri oltre, anche questo porta tutti i segni e la memoria di una guerra iniziata 100 anni fa.
Dopo una breve sosta in cima per consumare i nostri panini decidiamo di scendere attraverso il sentiero dei "Turisti", a differenza del nome il sentiero non è proprio facilissimo, essendo un sentiero esposto, stretto, e,  nella prima parte su ghiaia e nonostante alcuni tratti siano stati dotati di scale serve un passo sicuro e fermo, è sicuramente molto spettacolare e attraverso ripida discesa porta vicino a Carbonin, di qui poi in una mezz'ora in mezzo al bosco e fiancheggiando il lago di Landro si arriva al Parcheggio.
Il percorso é stato di circa 16.5 km con una salita di 1020 mt, il tempo è stato clemente e ha minacciato pioggia solo mentre scendevamo, ma poi siamo riusciti a scansarla.
Ne vale la pena.

partenza
il lago di Landro



 



 


alcuni momenti della salita

bandane rosse di " noi che amiamo la Val Pusteria



piccolo cimitero militare che si incontra a salire

si vedono le serpentine per le quali siamo saliti



particolarità della roccia

la croce a cui manca un braccio situata in cima a monte Piano



siamo quasi in cima il fondo della valle è veramente lontano

 


primi segni della Grande Guerra trincee e gallerie

le Tre Cime sullo sfondo



trincee

ancora le Tre Cime sullo sfondo
 



 



 



 


postazioni e trincee

l'accampamento del campo di lavoro
 


si comincia la discesa

 


la prima parte della discesa è ancora caratterizzata  da postazioni di guerra

 


tratti della Via dei Turisti non particolarmente agevoli

 


giovedì 21 agosto 2014

Anello del lago di Sorapis

Bell'anello che raggiunge il lago di Sorapis partenza e ritorno al Passo Tre Croci 1805 mt.
partendo con il sentiero  215 si raggiunge facilmente il lago che ha colori incredibili , innaturali mai visti, con poca salita circa 150/200 mt di dislivello. Sopra al lago si erge un bel rifugio il Vandelli, si mangia benissimo, peccato che noi poi dovevamo fare una forcella con salita di un paio di ore prima di cominciare a scendere e non abbiamo potuto eccedere, comunque per chi ritorna indietro sul sentiero 215  o che scende  dalla forcella il consiglio è di fermarsi e gustare le specialità, ho visto piatti notevoli.
Per continuare l'anello quando si parte dal Vandelli si raggiunge la forcella di Ciadin a 2307 metri attraverso il sentiero 216 e quindi si scende fra valloni di sfasciume alternati a salite  e prati che con il sentiero 213 riportano di nuovo al Passo Tre Croci sono quasi 12 km e circa 900 metri  di salita totale.
Ne vale veramente la pena  di farlo.


alcuni passaggi ancora  innevati per raggiungere il lago di Sorapis




rifugio Vandelli





il lago di Sorapis e il colore particolarissimo delle sue acque

il giglio martagone

finalmente si mangia

trovare il posto per sedersi al Vandelli non è facile in molti lo raggiungono


il lago visto mentre saliamo

verso la forcella

le tre cime viste  mentre saliamo



siamo in vetta

il lago di Misurina visto dalla forcella


si scende fra ghiaia e sfasciume

finalmente i prati